Regno Unito, Canada e Australia riconoscono la Palestina: tensioni con Israele
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Direttore: Alessandro Plateroti

Regno Unito, Canada e Australia riconoscono la Palestina: tensioni con Israele

Keir Starmer

Canada, Regno Unito e Australia riconoscono lo Stato di Palestina. La reazione dura di Netanyahu accende la tensione diplomatica.

Il conflitto israelo-palestinese torna al centro del dibattito internazionale dopo un annuncio che segna una svolta nella diplomazia globale: Regno Unito, Canada e Australia hanno deciso di riconoscere formalmente lo Stato di Palestina. La notizia è arrivata in un momento già teso, con la guerra a Gaza ancora in corso e un crescente richiamo della comunità internazionale al cessate il fuoco. Le tre nazioni hanno spiegato il proprio gesto come parte di un’iniziativa coordinata per rilanciare la soluzione a due Stati, da anni bloccata.

La risposta di Israele, guidato dal premier Benjamin Netanyahu, non si è fatta attendere. In una dichiarazione ufficiale, ha definito questi riconoscimenti “una ricompensa assurda per il terrore“, accusando i Paesi coinvolti di legittimare indirettamente gli attacchi di Hamas. Netanyahu ha promesso di opporsi con forza a ogni tentativo di far avanzare il riconoscimento della Palestina presso l’ONU o in altre sedi internazionali, affermando che uno Stato palestinese costituirebbe un “pericolo esistenziale per Israele”. Come riportato da ansa.it

Benjamin Netanyahu
Benjamin Netanyahu – newsmondo.it

Il peso politico del riconoscimento internazionale

Il riconoscimento della Palestina da parte di tre alleati storici degli Stati Uniti non rappresenta solo un atto simbolico. Pur non avendo conseguenze immediate sul terreno, l’iniziativa aumenta la pressione diplomatica su Israele, che si trova ora in una posizione più isolata sul piano internazionale. Anthony Albanese, premier australiano, ha sottolineato che il riconoscimento si basa sul diritto all’autodeterminazione e sulla necessità di garantire pace e sicurezza a entrambi i popoli.

Anche Keir Starmer, primo ministro britannico, ha parlato di un passo necessario per ravvivare il processo di pace. Il premier canadese Mark Carney ha invece chiarito che il riconoscimento mira a rafforzare le forze palestinesi moderate, escludendo qualsiasi legittimazione del terrorismo.

La reazione israeliana e le prospettive future

Il discorso di Netanyahu all’Assemblea Generale dell’ONU si preannuncia come un momento chiave. Il premier ha dichiarato che ribadirà la posizione israeliana contro qualsiasi concessione a uno Stato palestinese in un contesto che, a suo dire, premia l’estremismo. Secondo lui, questo tipo di riconoscimento potrebbe minare gli sforzi per una vera pace, trasformandosi in uno strumento propagandistico nelle mani di Hamas. Israele teme che questo slittamento del consenso internazionale possa compromettere la propria sicurezza, soprattutto se altri Paesi dovessero unirsi al riconoscimento.

In un momento in cui le relazioni tra alleati si fanno più complesse, il riconoscimento della Palestina segna un punto di svolta. È un messaggio forte alla comunità internazionale, ma anche un banco di prova per la tenuta del fragile equilibrio mediorientale. La questione palestinese entra ora in una nuova fase, con Israele chiamato a rispondere non solo ai razzi da Gaza, ma anche alle sfide della diplomazia globale.

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ultimo aggiornamento: 21 Settembre 2025 17:17

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